Sono le ore:

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La città di Marsala, divisa in 104 contrade, con le antiche cantine Florio famose per l’omonimo vino marsala, si prosegue per il centro storico della città: mercato tipico, Palazzo VII Aprile, Chiesa Matrice con piazza della Repubblica, Porta Nuova, la Riserva Naturale della Laguna dello Stagnone, dove si può visitare il museo del Sale immerso tra saline e mulini a vento, Capo Lilibeo dove approdò Giuseppe Garibaldi con i Mille per conquistare il regno delle due Sicilie ed unificare il regno d'Italia e 2000 anni prima Scipione l’Africano, l’isola Grande e l’isola di Mothia, il Museo Archeologico dove si può ammirare uno stupendo relitto di nave punica, lunga quasi 30 metri, straordinariamente restituita a noi dai posteri.

Aeroporto civile di Trapani Birgi e la confinante Base dell'aeronautica militare.

Dall'antico porto di Lilibeo, dove sorge l'odierna Marsala, nel 149 a.C. salpò Scipione Emiliano (adottato da Scipione l'Africano e pure lui in seguito insignito del titolo di Africano) per concludere con successo la III Guerra Punica con l'assedio e la distruzione di Cartagine; quasi 18 secoli dopo dalla Sicilia partì la flotta della Lega Santa, guidata dal figlio naturale di Carlo V, don Giovanni d'Austria, per sconfiggere i Turchi a Lepanto (flotta in verità concentrata a Messina; solo al ritorno da Lepanto don Giovanni passò da Marsala per muovere contro Tunisi); e qui infine approdarono i piroscafi Piemonte e Lombardo nel 1860 sbarcando Garibaldi e i Mille che contribuirono decisivamente all'unificazione della nostra penisola.

Sicuramente uno dei primi siti siciliani fondati dai Fenici è l’isola di Mothia.

L'isola si raggiunge in pochi minuti di barca su un fondale davvero singolare infatti durante la bassa marea si può ammirare sott'acqua l'antica strada che collegava l'isola con la Sicilia.

La città era cinta di mura con quattro porte fortificate da alcune posterie e venti torri quadrangolari. Una delle bellezze più caratteristiche del suo museo sicuramente da visitare, è sicuramente la statua del "Giovinetto". Molto suggestiva è la visita al lago "Cotton" che al tramonto dona uno spettacolo onirico.

Il Museo di Marsala si trova a Capo Boéo (punta estrema della Sicilia Occidentale), all'interno dell'area archeologica di Lilibeo e limitrofa al centro storico. La sede museale è il Baglio Anselmi, una costruzione nata sui finire del secolo scorso come stabilimento vinicolo per la produzione del "Vino Marsala". Il baglio è costituito da corpi di fabbrica aperti su di un ampio cortile interno. Gli spazi espositivi del museo sono quelli dei due grandi magazzini del baglio, dove venivano stivate le botti. Il più importante reperto del museo, è rappresentato dal magnifico relitto di un'antica nave punica, agile e veloce nave da guerra cartaginese, lunga circa 35 m. e dotata di 34 remi, del III secolo a.C., recuperato nei pressi di Capo San Teodoro, nel 1979.
Lilibeo fu fondata intorno al 397 a.C. dai superstiti della vicina isola fenicia di Mothia, distrutta dal tiranno siracusano Dionisio.

Essa divenne ben presto una inespugnabile base militare cartaginese riuscendo, grazie alle sue imponenti fortificazioni, a resistere all'assedio di Dionisio nel 368 a.C., e a quello di Pirro, nel 277 a.C. nel corso della prima guerra punica, Lilibeo costituì per i Cartaginesi la base di difesa in Sicilia contro i Romani che riuscirono ad ottenerla soltanto a seguito della ratifica del trattato di pace, nel 241 a.C..

Il ruolo di testa di ponte verso l'Africa fu mantenuto anche nel corso della seconda guerra punica quando i Cartaginesi tentarono, invano, di rioccuparla. Sotto il dominio romano visse un periodo di prosperità economica, mantenendo il suo carattere di importante base navale. Diventata municipio in età augustea, Liibeo fu elevata al rango di colonia.

Agli inizi del V sec., quando la città fu devastata dai Vandali, è documentata la presenza di una comunità cristiana, essendo stata istituita, al tempo di Papa Zosimo, la diocesi di Lilibeo.

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